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Hartford, la bottega delle stoffe preziose

La boutique Hartford nasce nell’estate del 1991 e si distingue per gusto, eleganza e raffinatezza. Gli arredi artigianali dell’openspace vengono scelti in pino massello con delle belle venature lasciate al naturale per le mensole e per le scaffalature perimetrali. Anche la pavimentazione è in legno: il parquet in listoni di doussié dalla calda sfumatura ambrata, disposto a spina di pesce, e il morbido legno degli armadi garantiscono una tenuta nel tempo e fanno risaltare gli articoli in esposizione, creando un effetto estetico molto gradevole. Lo stile moderno dalle linee pulite e candide e il peculiare colore verde scuro degli infissi e delle tende donano alla boutique una forte personalità. 

L’ispirazione viene dal “classico” eliotropio (lat. Heliotropium), una varietà di calcedonio. Si credeva che il minerale di color verde, simile a quello dello smeraldo, ma chiazzato e tempestato di gocciole rosse, avesse la proprietà di riflettere i raggi del sole con splendore sanguigno, quando immerso in acqua. In passato si attribuiva a questa misteriosa pietra preziosa il prodigioso potere di rendere invisibile chi l’aveva indosso. Ne parla Boccaccio nell’ottava giornata del Decameron: la terza novella è raccontata da Elissa e s’intitola “Calandrino e l’elitropia”.

«L’altra è sì una pietra, la quale noi altri lapidarj appelliamo elitropia, pietra di troppo gran vertù, per ciò che qualunque persona la porta sopra di sé, mentre la tiene, non è da alcuna altra persona veduto. 

La beffa all’ingenuo Calandrino nel paese di Bengodi non convince i proprietari della nuova boutique, situata al centro della città di Giulianova. Determinati a stare nella propria casa - bottega sulla costa abruzzese e consapevoli di una concezione dinamica della realtà che potesse conservare “il gusto della cortesia” e del “vivere splendido”, decidono di farsi guidare da Fortuna, Amore e Ingegno e da altre virtù magnanime. Nel 1992 ci si industria per gestire bene la “mercatura” e trovare un nominativo adatto al negotium, conciliando la larghezza di vedute con la «liberalità» e la «masserizia». Il negozio di stoffe preziose era un locale costruito al pianterreno negli anni ’60 ed era aperto su via Trieste, sulla quale vi erano altre piccole botteghe a conduzione familiare. Erano giorni felici di spensieratezza, di benevolenza e tanta voglia di costruire un futuro prospero e rassicurante. 

Lo sguardo volge verso il Continente Nuovo, come l’elitropio al sol diceva D’Annunzio, e lo spunto simbolico viene dalla pianta del Heliotropium peruvianum, una specie dell’America Meridionale dai fiori violetti e dal gradevole profumo di vaniglia. Il nome Hartford rimanda alla capitale del Connecticut, la city che nel 1842 aveva fondato il primo museo d’arte pubblico negli USA, il Wadsworth Atheneum. La bottega delle stoffe preziose cambia la sua immagine negli anni ’90 e sceglie come logo la meridiana, ossia l’eliotropio, nome dato dai Greci antichi a un tipo di orologio a sole per le osservazioni astronomiche solstiziali. Hartford diventa un orologio esposto al sole di giorno e un solario spazioso di cui servirsi per uno sguardo ampio verso nuove stelle e nuovi orizzonti.

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